mercoledì 24 agosto 2011

Caponata sugnu!

Invito a cena. Cosa preparare? Io una torta al cocco. E ci siamo. E la mamma? Bè, un suo cavallo di battaglia: la caponata! Allora mi metto lì, osservo, assaggio, bilancio i sapori.. Risultato finale? Giudicate un pò voi!

INGREDIENTI:
Sedano, carota e cipolla (per il soffritto)
3 melanzane grosse
2 peperoni grossi
Olive bianche
Qualche cucchiaio di salsa di pomodoro
Sale, zucchero, aceto Q.B.

PREPARAZIONE:
Tagliare le melanzane a tocchetti mantenendo la buccia e friggere in una padella larga e con una buona quantità di olio, lasciarle cuocere fino alla doratura. Metterle a scolare ed intiepidire. Seguire lo stesso procedimento per i peperoni diminuendo solamente la quantità d'olio. Anche questi andranno a scolare.
Nel frattempo scaldare in una padella una piccola quantità di olio extravergine d'oliva  e procedere nella cottura del soffritto di sedano, carota e cipolla finemente tagliati. Aggiungere qualche cucchiaio abbondante di salsa di pomodoro ed incorporare melanzane e peperoni precedentemente cotti. Aggiungere mezzo bicchiere abbondante di aceto e due cucchiai colmi di zucchero e dopo pochi istanti anche una bella manciata di olive bianche precedentemente snocchiolate. Salare a piacere. Lasciar evapore per 2-3 minuti e servire su un piatto da portata.
La caponata si gusta fredda ed è un ottimo contorno.



STORIA:
La Caponata è uno dei piatti pi celebri della cucina siciliana. Ne esistono diverse varianti. Diffusasi in tutto il Mediterraneo, oggi viene comunemente consumata come contorno ma fino al 1700 costituiva un piatto unico, accompagnato dal pane. L'etimologia deriverebbe dal "capone", nome con il quale in alcune zone della Sicilia viene chiamata la Lampuga, un pesce dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito nelle tavole dell'aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata. Probabile che il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, iniziò a sostituirlo con le più economiche melanzane. Qualcuno sostiene che il nome del piatto derivi in realtà dalle "caupone", con cui ci si riferisce alle taverne dei marinai. Tuttavia risalire all'etimologia esatta della parola resta ancor oggi un'impresa, la si ricollega ai termini iberici di capirottata, capirotada o capironades. Ma la parola caponata potrebbe anche essere legata a quella latina "caupona", ossia taverna, ed all’aggettivo "cauponia", venendo così a significare "cibo da taverna". Seguendo una tale interpretazione, si ritiene che la caponata sia fatta di "cose varie" ed è possibile ipotizzare l’esistenza di due grandi formule di caponate: quella a base di verdure e quella a base di pesce.


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