lunedì 29 agosto 2011

Torta e crema al limone

Agosto. Voglia di dolcezza e freschezza insieme. Voglia di colori vivi e di profumi forti. Voglia di cucina e di arte. Di letteratura. Penso ai uno dei poeti italiani che più mi ha stregato, penso al suo manifesto di poetica, penso ai suoi limoni... Ed ecco l'idea! Vado in cerca della ricetta adatta... In testa i versi mi ispirano.

EUGENIO MONTALE : I LIMONI
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.


Dall'unione di sensazioni, poesia e voglie nasce qualcosa, un esile ed improbabile frutto, inaspettato... Inaspettato come gli eventi che sconvolgono la vita...


TORTA AL LIMONE

INGREDIENTI:
300 g di farina 00
250 g di zucchero
3 uova
1 bicchiere olio di semi
1 bicchiere latte
1 bustina di lievito
Succo di 3 limoni
Scorza grattuggiata di 1 limone.
1 limone (per la decorazione)

PROCEDIMENTO:
Separare i tuorli dagli albumi e montare quest'ultimi a neve fermissima. Lavorare poi i tuorli con lo zucchero e aggiungere latte, olio ed il succo dei limoni. Incorporare bene la farina ed il lievito. Infine aggiungere gli albumi montati a neve mescolando delicatamente con un mestolo di legno dal basso verso l'alto.
Foderare con la carta forno il fondo di una teglia rotonda ed imburrare ed infarinare le pareti. Cospargere il fondo con 4 cucchiai di zucchero e disporre armoniosamente delle fette di limone di spessore di circa 3 mm. Versare in seguito l'impasto ed infornare a 180° per 40 minuti circa. Una volta cotta (verificare sempre con uno stuzzadenti) lasciar raffreddare e frocedere con l'operazione di farcitura.


CREMA AL LIMONE:

INGREDIENTI:
1 bicchiere di acqua
1 cucchiaio di farina
150 g di zucchero
Succo di 2 limoni

PROCEDIMENTO:
Versare l'acqua in un pentolino, aggiungere lo zucchero ed in seguito la farina, evitando la formazione di grumi. Incorporare il succo di limoni e porre tutto sul fuoco. Lasciare addensare per qualche minuto. Ed in seguito raffreddare.



Estrarre la torta dalla teglia, ponendo in alto la parte decorata con le fette di limone. Tagliare a metà la medesima e farcire con un modesto strato di crema.
Qualora dovesse avanzarne (a me è successo perchè ho preparato una doppia dose) cospargere leggermente anche la superficie in modo da renderla lucida.


La DolceMela

Nessun commento:

Posta un commento