mercoledì 24 agosto 2011

Perchè Mennula?

"Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati" (Gabriel Garcia Marquez, L’Amore ai tempi del Colera).

Mennula. Mandorla in corretto italiano. Mennula per i siculi, come me.
La mennula amara e quella dolce. La mennula che riempie le nasche (narici). La mennula con i suoi sapori. I suoi fiori. Il suo guscio prezioso come uno scrigno d'oro e smeraldi.
La mandorla amara. E poi quella dolce. La mandorla siciliana, agrigentina soprattutto, la mandorla di Noto. La mandorla del passato. Delle tradizioni. E la mandorla di oggi. Moderna. Beffarda. Pregiata. Vanitosa come una donna impellettata, come una "signorinella" negli anni migliori.

Una antica leggenda della tradizione greca vuole che il Mandorlo sia il simbolo degli amori contrastati, dolorosi, disgraziati.
Fillide, principessa Tracia, incontra Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nella sua terra per una sosta durante il viaggio verso Troia. I due giovani si innamorano perdutamente ma Acamante deve partire per partecipare alla guerra di Troia. Così la bella principessa attende il suo ritorno per dieci lunghi anni e non avvistando le navi che tornano vittoriose si abbandona alla morte.
La Dea Atena, commossa dalla storia struggente, trasforma Fillide in un albero di Mandorlo. Acamante, che in realtà non è morto, quando viene a conoscenza della trasformazione dell'amata, abbraccia la pianta. Questa per ricambiare le amorose attenzioni fa prorompere un tripudio di fiori dai colori tenui e dal profumo intenso. Da allora l'abbraccio si ripete ogni primavera.

Ecco l'origine del Mandorlo e del suo prezioso frutto. Una storia romantica, poetica, epica.
E con le mandorle io preparo dei dolcetti squisiti e semplici nella preparazione. Forse non sarà la ricetta tradizionale, ma il successo è assicurato! Vengono apprezzati e soprattutto divorati in pochissimi minuti!


INGREDIENTI:
400 g di farina di mandorle
300 g di zucchero
3 uova
1 cucchiaio di latte
mandorle pelate ( per la decorazione)

PROCEDIMENTO:
In una bastardella sbattere le tre uova con lo zucchero fino (circa 2-3 minuti) ed incorporare la farina. Una volta ottenuto un composto pastoso, non duro e nemmeno eccessivamente morbido, riempire la sac à poche e formare su un foglio di carta forno i biscotti e ad ognuno aggiungere una mandorla. Lasciare riposare 10 minuti in frigorifero (così i biscotti non si abbasseranno durante la cottura) ed in seguito infornare al 180° per 15-20 minuti.

La DolceMela

1 commento:

  1. Quando le parole,non sono solo parole..
    Emozioni..Profumi..Colori..Sentimenti..
    Brava e non è carineria!!

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